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Sbiancamento dentale: tutto quello che dovresti sapere

Che cos'è esattamente lo "sbiancamento dentale"?

Sotto questo termine rientra, genericamente, qualsiasi trattamento che porta i denti ad apparire più bianchi.

Occorre sapere che il colore dei denti è una caratteristica assolutamente individuale, spesso lontana dal ricalcare il tanto desiderato candore. La colpa, in molti casi, è da attribuirsi a caratteristiche genetiche sfavorevoli, al fumo, al passare del tempo, e all'assunzione di cibi o bevande pigmentanti, come caffè, liquirizia, tè, e coloranti artificiali.

Per riportare il colore dei denti al bianco naturale alla luminosità di un tempo, è possibile scegliere tra diverse tipologie di trattamenti sbiancanti, rapidi e non invasivi.

Aldilà dell'efficacia insita nelle varie metodiche, occorre innanzitutto prendere coscienza del fatto che questi trattamenti possono riportare il colore della dentatura all'antico splendore, fino a schiarire leggermente la tonalità conferitegli da madre natura, conferendo un aspetto naturale e sano. Lo sbiancamento, perciò, non ha il potere di rendere i denti "bianchi come il latte", anche perchè uno sbiancamento eccessivamente aggressivo sarebbe dannoso per lo smalto dentale, oltre che innaturale e non così gradevole esteticamente.

Come anticipato, esistono svariati metodi per sbiancare i propri denti. Tale risultato può essere conseguito sottoponendosi a trattamenti professionali in studio da un professionista, oppure adottando i trattamenti domiciliari. In generale, comunque, i denti possono essere resi più bianchi in due modi: uno meccanico (per sfregamento) e uno chimico (con sostanze ossidanti).

Fermo restando l'importanza di una pulizia dei denti (ablazione tartaro) periodica (generalmente ogni 6 mesi), è possibile rivolgersi allo studio dentistico anche per sottoporsi ad un trattamento sbiancante di odontoiatria cosmetica professionale (bleaching). Ricordiamo che, molto spesso, una buona pulizia dei denti eseguita con accuratezza, può avere anche un certo "effetto sbiancante", grazie alla rimozione dei depositi di tartaro, e grazie alla lucidatura ("polishing") finale, che rimuove le macchie più superficiali.

Non va inoltre confusa la procedura di "sbiancamento professionale" vero e proprio, dal cosiddetto "air flow", spesso eseguito a completamento di una pulizia dei denti, con costi (e risultati) decisamente inferiori e non paragonabili ad uno sbiancamento.

E' importante sapere che i dentifrici, i collutori e i trattamenti da farmacia o supermercato per sbiancare i denti non sono paragonabili ad un trattamento eseguito alla poltrona, in quanto gli agenti sbiancanti contenuti sono a basse concentrazioni. Tuttavia, possono aiutare a mantenere un trattamento sbiancante professionale.

Quarta osservazione, che in realtà è un monito: vanno assolutamente evitati i "rimedi della nonna" o fai da te! Alcune persone, ad esempio, lavano i denti con il bicarbonato, o passano la buccia del limone sui denti. Tutti questi sistemi ottengono risultati discutibili, ma soprattutto danneggiano notevolmente la struttura dei denti attraverso un meccanismo di ABRASIONE o Erosione acida, che "consuma" a poco a poco lo smalto, esponendo il dente a sensibilità dentale, e ad un maggior rischio di carie. Questo è l'effetto che si può ottenere nei casi più gravi....

La tecnica di sbiancamento maggiormente utilizzata si esegue direttamente nello studio dentistico e viene per questo definita "sbiancamento dei denti alla poltrona". La procedura è assolutamente sicura e priva di rischi per lo smalto dentale. Nonostante ciò, è importante affidarsi ad un professionista preparato, che rispetti scrupolosamente i tempi e gli accorgimenti necessari per evitare danni.

L'eventuale presenza di carie, tartaro o gengiviti impone una preventiva risoluzione del problema. Lo sbiancamento dentale, infatti, deve essere eseguito dopo una accurata visita odontoiatrica specialistica, e su denti sani, dopo aver trattato eventuali patologie in atto. E' necessario, inoltre, sottoporsi a sbiancamento dopo aver eseguito un'accurata pulizia dei denti e rimozione del tartaro, per eliminare eventuali macchie estrinseche, e risanare le gengive prima della procedura.

Il mezzo sbiancante più diffuso è costituito da un gel a base di perossido di idrogeno al 35-38% c.a., che si attiva liberando ossigeno. Una volta liberato, questo gas penetra nella struttura del dente, innescando reazioni di ossido-riduzione.

L'intensità dello sbiancamento dipende dalla concentrazione del principio attivo, e dal suo tempo di posa sui denti, ed è piuttosto variabile da paziente a paziente. In ogni caso, un intervento professionale garantisce il miglior risultato possibile, minimizzando effetti indesiderati come la possibile e temporanea sensibilità dentale. Questi disturbi vengono prevenuti, se la procedura è correttamente eseguita, proteggendo gengive, lingua e le labbra, ed anche tramite agenti desensibilizzanti, somministrati nella stessa seduta e nei giorni successivi.

La seduta di sbiancamento alla poltrona può variare dai 40 ai 60 minuti.

Dopo la seduta, per assicurare un miglior risultato nel tempo, è importante evitare per almeno 24 ore il fumo e l'assunzione di cibi e bevande coloranti.

L'o sbiancamento è sconsigliato per i ragazzi di età inferiore ai 14 anni e per le donne in gravidanza o in allattamento.

Per info e appuntamenti: 373/7226363

Studio Dentistico Dott.ssa Giulia Anastasi

Via Adolfo Ravà 106 (zona EUR- Montagnola)

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